Nell'anno 54 d.C., alla morte dell'imperatore Claudio assassinato con un piatto di funghi velenosi, seguì la fastosa cerimonia terrena della deificazione. Subito dopo averlo lodato in pubblico, Seneca scrisse contro l'imperatore appena morto un pamphlet che girò nella corte e non dispiacque all'avvelenatrice Agrippina. Seneca immagina che l'odiato imperatore, giunto in Olimpo, venga respinto dal senato degli dei e spedito agli Inferi dove finirà schiavo di un liberto. È questa l'unica satira menippea della letteratura latina, giunta a noi per intero, e una delle più originali satire politiche della letteratura di tutti i paesi. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.