Im Botanischen Garten von Palermo hängt eine Leiche im Baum. Der Botaniker Lorenzo La Marca entdeckt sie und identifiziert sie als die seines Freundes und ehemaligen Arbeitskollegen Raffaele. Selbstmord? Mord? Lorenzo wird zum Detektiv. Die kriminalistische Handlung bildet den roten Faden der Geschichte. Daneben stehen ironische Betrachtungen über Palermo mit seinen Straßen und Plätzen, mit seiner Geschichte, seiner Küche, seiner teils bürgerlichen, teils mafiosen Gesellschaft.
"I sani, buoni, misteriosi delitti, che gli mancano tanto; quelli che rendono vivibili tutti i paesi civili di questo mondo. Quelli con un bel movente, quelli da scavarci dentro, come Maigret, come Marlowe, o - più realisticamente - come don Ciccio Ingravallo, per arrivare alla fine ai meccanismi elementari della psiche. Da noi, però, c'è la mafia che oscura tutto, e non concede a un detective brillante alcuna possibilità di uscire dalla routine". Ma il delitto, il duplice delitto, che insanguina Palermo, nei giorni del pieno scirocco, i giardini botanici, è di quelli sani buoni e misteriosi: senza mafia, radicato invece in una complicanza annosa di gelosie e inconfessabili colpe, in un ambiente di ozi e stranezze universitarie. Conduce l'indagine una specie di prototipo palermitano, colto e nullafacente, raffinato e sensuale, ironico e sentimentale, così simile - per chi conosce Palermo - a una versione sprovincializzata e moderna dei siciliani di cui diceva il principe Fabrizio del "Gattopardo" (o a un miscuglio meridionale di Marlowe e Philo Vance). Ed è questo suo senso metastorico di superiorità che gli permette di condurre l'indagine con la facilità, e la felicità, di chi insegue un ritmo. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.