Come scrive Borges, è nelle saghe islandesi che nasce il romanzo moderno, in quel mondo di eroismi, intrighi, epiche famigliari e vicende intime. E fra tutte la "Laxdæ la saga" occupa un posto di assoluto rilievo per la bellezza poetica e le passioni che rappresenta. Coprendo 150 anni, narra le tormentate sorti di un clan norvegese che alla fine del IX secolo è il primo colonizzatore dell'Islanda dell'ovest, la valle del Laxá , il Fiume dei Salmoni, restituendoci un potente affresco del Medioevo vichingo in un'età di transizione, quando il cristianesimo fa breccia nell'antico universo pagano. Ma questa saga deve la sua speciale fama e unicità anche al ruolo dominante che hanno le donne: la grande matriarca Unnr, che conduce la famiglia dalla Scozia alle Orcadi alle Faroe prima di prendersi la sua terra sul suolo islandese; la schiava Melkorka, che si finge muta per non rivelare al padrone e amante di essere la figlia di un re d'Irlanda; e soprattutto Gudrú n, "la donna più bella che fosse mai nata in terra d'Islanda", fiera, passionale, femme fatale e "femminista", una delle eroine più popolari e affascinanti delle antiche saghe. Protagonista di un dramma di amore e vendetta che porterà Kjartan e Bolli, amici fraterni, a combattersi fino alla morte, Gudrú n si chiuderà in una dolorosa e algida solitudine, finendo i suoi giorni come suora eremita. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.