« Intellettuale di tipo nuovo» per Italo Calvino, Rocco Scotellaro « in modo forse più completo d'ogni altro s'era avvicinato all'ideale d'uomo che la gioventù della Resistenza conteneva potenzialmente in sé » , perché « impegnato sul fronte più avanzato della lotta sociale e sul piano più qualificato della cultura letteraria nazionale. » Una profonda contraddizione sentimentale, che rispecchia quella della società , solca la poesia di Scotellaro e diventa motivo ricorrente dell'intera opera oltre che motore della sua attività : il contrasto tra infanzia e maturità , rassegnazione e insofferenza, paese e città , mondo contadino e modernità , amore e disamore. I suoi interessi spaziano dall'economia alla cultura popolare, all'organizzazione sindacale; la scrittura si muove tra poesia, narrativa, inchiesta antropologica, giornalismo e cinema. Con apporto di inediti significativi, questo volume dà conto di tutte le facce di un'opera intensa e poliedrica, che alla metà degli anni Cinquanta fu banco di prova della discussione - politica, oltre che letteraria - sulla questione meridionale. E anche nel rilievo dato dal poeta « delle Lucanie del mondo» al valore dell'armonia tra uomo e natura insito nella civiltà contadina risulta evidente la dirompente attualità del suo messaggio.