Alla condizione dell infanzia fa da drammatico contraltare la realtà presente, fatta di atrocità e cambiamenti dolorosi, simbolicamente rappresentati dai nuovi « falò » , ovvero dalle violenze e le ferite della guerra, che sostituiscono quelli della ormai perduta civiltà contadina dove avevano il senso di riti propiziatori della fertilità dei campi. . . C è dunque il senso della fine tragica di un mondo (di valori, di rapporti), rappresentato dai falò , dai fuochi insieme distruttori e purificatori. Ma a questo si contrappone il mito ossessivo della luna, e soprattutto della collina: la prima come presenza protettrice e benevola, la seconda come emblema di una amorevolezza femminile agognata e mai interamente fruita. Introduzione Vincenzo Guarracino.