Minuziosa ricostruzione della visione del mondo dei magiari pagani al tempo del loro arrivo nel bacino dei Carpazi, questo libro mette in evidenza gli elementi di continuità tra gli operatori del magico della tradizione ungherese e lo sciamanismo uralico e altaico, delineando inaspettati agganci culturali tra l'Europa e il mondo siberiano. La figura del tá ltos - lo sciamano ungherese -, la sua nascita con un numero superiore di denti, l'iniziazione attraverso il "sonno duraturo" e lo smembramento, la scalata dell'albero che tocca il cielo e l'ottenimento del tamburo-cavalcatura, lo svolgimento della sua attività in stato di "nascondimento", nonché il suo canto misterioso, trovano infatti una puntuale corrispondenza nella tradizione sciamanica dei popoli dell'Eurasia settentrionale. Questa monografia, pubblicata da Vocifuoriscena in occasione del centenario della nascita di Dió szegi Vilmos, apre uno squarcio inedito e sorprendente sulmondo religioso e magico degli antichi ungheresi. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.