Mulder, colto e agiato olandese nullafacente a Parigi, vive una routine di rituali quotidiani tra il suo elegante appartamento borghese e le immutabili passeggiate serali, finché l'incontro con un cane, che gli cade ai piedi fuggendo da una casa in fiamme, non arriva a scardinare le sue abitudini e i suoi pregiudizi e a cambiare radicalmente il suo rapporto con il mondo. Lasciandosi "portare al guinzaglio" da quel nuovo compagno senza nome che l'ha scelto per padrone, e che gli insegna il muto linguaggio degli affetti, Mulder vede quella realtà cui è sempre passato accanto senza notarla, estraneo e invisibile, guardando altrove nella sua compiaciuta ricerca di bellezza. La realtà degli esclusi, dei clandestini, dei mendicanti, degli uomini "senza": i senza tetto, senza documenti, senza legge e senza diritti, gli inferi nascosti dietro l'angolo di ogni metropoli occidentale. Incrociando i destini di Ngolo, rifugiato nel campanile, del Chinois, che dorme in bozzoli di cartone, della bella Mme Sri, di cui si innamora, di Fanta, bambina bruciata e di père Bruno, prete scomodo e fuori dagli schemi, Mulder sente di colpo l'impulso di "fare qualcosa", per quanto inutile, inadeguato e illegale possa sembrare. Col sorriso e una tenerezza priva di ogni sentimentalismo, Van Dis trasforma uno svagato vagabondare per le vie di Parigi in un viaggio iniziatico alla ricerca di un senso e di un'appartenenza per arrivare a farsi, se non fratello, almeno testimone consapevole, capace di "vedere e sentire tutto". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.