"Figlio bizzarro di un Sessantotto rinnegato (l'energia corrosiva antiborghese rimarrà intatta, ma incanalata in una sacralità cristiana o esplosa in una sarabanda horror) e di un Fellini rivissuto da un artista controcorrente, Avati è contemporaneamente terragno e metafisico, cattolico e pessimista, incantato e disincantato, capace di osare sentimenti estremi e guizzi surreali, simile a certi suoi personaggi saggiamente matti. Eppure, alla distanza, ci accorgeremo che proprio questo regista, il più estraneo, per gusto e scelta dei generi (memorabili le sue incursioni nell'horror) alla tradizione del cinema italiano, sarà quello che, fingendo di trascurare l'attualità , ha saputo darci il ritratto più vero dell'Italia dell'ultimo mezzo secolo." (Dall'introduzione di Fabio Canessa). "Il volume è stato aggiornato a marzo 2025 alle ultime opere del Maestro, mancanti nella prima edizione: Il signor diavolo (2019), Lei mi parla ancora (2021), Dante (2022), La quattordicesima domenica del tempo ordinario (2023), Nato il sei ottobre (2024), L'orto americano (2024)". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I. E. S. r. l. , oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.