"Filosofia della canzone moderna" è il primo nuovo libro di Bob Dylan da Chronicles Vol. 1 del 2004 e da quando ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2016. Dylan, che ha iniziato a lavorare a questo libro nel 2010, offre qui la sua straordinaria interpretazione riguardo alla natura della popular music. Allinea oltre sessanta saggi dedicati a canzoni di altri artisti, da Stephen Foster a Elvis Costello nonché , tra di loro, da Hank Williams a Nina Simone. Analizza quella che chiama la trappola delle rime facili, fa capire come l aggiunta di una singola sillaba possa indebolire una canzone e spiega anche in che modo il bluegrass sia il parente più prossimo dell heavy metal. Scritti nell inimitabile prosa dylaniana, questi saggi sono misteriosi e imprevedibili, intensi e profondi, e spesso divertenti fino all aperta risata. E mentre in apparenza parlano di musica, in realtà meditano e riflettono sulla condizione umana. Il libro comprende circa 150 foto scelte con estrema cura nonché una serie di riff onirici che, considerati nella loro totalità , formano quasi un poema epico che aggiunge spessore alla qualità trascendente dell intero lavoro. Nel 2020, con l uscita del suo eccezionale album Rough and Rowdy Ways, Dylan è diventato il primo artista a collocare un suo album nella Top 40 di Billboard in ogni decennio, dagli anni sessanta a oggi. Filosofia della canzone moderna contiene molto di ciò che ha imparato sulla sua arte in tutti questi anni e, come tutto ciò che Dylan fa, è un risultato artistico di eccezionale importanza.